Poesie dagli abissi dell'anima
Poesie dagli abissi dell'anima
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Se accogliessimo l’invito formulato in queste pagine, avremmo mani «sporche di terra, sporche d'altruismo», saremmo pronti «per donare un sorriso e un racconto, per stendere una mano di conforto e un pezzo di pane, una parola e una carezza».
Al di là del messaggio di per sé, con Alex Hunter viaggiamo nel territorio di quel rapporto tra scrittura e società così ben analizzato dagli studiosi statunitensi René Wellek e Austin Warren: «La letteratura è una istituzione sociale che utilizza, come suo mezzo, il linguaggio, che è una creazione sociale. Il poeta stesso è un membro della società di una specifica condizione sociale».
In Poesie dagli abissi dell’anima, la figura dello scrittore è dislocata in quella del “volontario”, di «colui che ascolta» e «difende dagli abusi e prepotenze»: «Io sono l’amore di un volontario per donarlo a chi non ha più nulla».