Nel respiro del cosmo

Questo libro è la cronistoria del mio precipitare, sprofondare ed emergere.
Del mio cadere ancora e del mio risalire.
Negli anni di questa evoluzione ho raggiunto probabilmente un’unica consapevolezza: più vado avanti e meno ci capisco. E non è detto che sia necessariamente un male: mantenere vivo l’interesse è fondamentale in ogni cosa. Che si tratti di un’esperienza specifica o della vita stessa.
Non mi sono mai voluto fermare, seppur nel mio essere melodrammatico, sia spesso “in fase di veleggiamento”.

Come è giunta la mia conversione?
Ogni definizione, spiegazione, interpretazione può essere limitativa perché è un’esperienza interiore. E tutto ciò che si svolge nell’anima può essere solo trasmesso, ma non a parole. Lo si trasmette con gli atti, le azioni, i gesti e l’ascolto. In un unico termine: con la presenza.
Vorrei che questo libro fosse la storia vissuta da tutti: perché certe esperienze per essere comprese fino in fondo vanno vissute.
Anche se spezzano.
Proprio perché spezzano.

Voglio condividere l’anticamera delle mie ombre e voglio raccontare l’alba vista dalla finestra del mio mondo.